~~Presentiamo un caso clinico particolarmente interessante e in apparenza abbastanza semplice, ma in realtà piuttosto particolare e difficoltoso di interesse multidisciplinare. Si tratta di un paziente di circa 65 anni ,uomo,in buona salute che a seguito della perdita di qualche elemento dentario si era creato uno squilibrio occlusale con conseguente insorgenza di parafunzioni (bruxismo) che, persistendo per anni, avevano determinato una consistente abrasione dei denti e perdita grave della dimensione verticale.
Il fine della cura è stato, ovviamente, il ripristino sia della estetica che della funzionalità.
Per ottenere un buon risultato è necessario un attento studio clinico e programmazione del caso in oggetto. A tal scopo il primo atto, oltre alla visita ed analisi delle radiografie,è stato il rilievo delle impronte per una ceratura diagnostica che è in pratica una previsione della terapia da eseguire ed un risultato finale. Una volta acquisito il consenso informato dal paziente si è proceduto in prima fase alla devitalizzazione e ricostruzione di tutti i denti abrasi che ha richiesto molto tempo, in quanto determinante per un esito positivo della cura. Successivamente si è proceduto al rilievo di impronte e loro montaggio in articolatore a valori medi per la successiva fase protesica finale.
Dentista Emilia Romagna, Modena
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Dentista Campania, Napoli
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Dentista Lazio, Roma
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Dentista Piemonte, Torino
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Dentista Piemonte, Torino
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